APQ in materia di Ricerca Scientifica - Secondo Atto integrativo fase A - A.D. n. 57 del 06/02/08 (utilizzo delle risorse FAS per il periodo 2005 – 2008), atto dirigenziale su BURP n°8 del 15/01/2009
Il progetto TRASFORMA ha permesso il conseguimento sia di un obiettivo a breve termine (scelta, acquisto ed installazione delle attrezzature finalizzato all’accrescimento del know-how circa i processi flessibili applicati in particolare alla formatura di leghe leggere) che di uno a medio-lungo termine (concretizzare il passaggio da uno studio di tipo prettamente accademico con strumentazione e dimensioni in scala di laboratorio ad uno studio più vicino alle esigenze industriali sia in termini di strumentazione sia in termini di dimensioni; realizzare un trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca verso enti di ricerca ed aziende sia nazionali che internazionali). In particolare, la UR1 ha allestito i macchinari del laboratorio di “Advanced Forming &Manufacturing”, mettendoli quindi a servizio non solo di ricerche di tipo accademico (progetto dimostratore finalizzato alla studio numerico e sperimentale del comportamento meccanico e deformativo delle lamiere in lega leggera per applicazioni ai processi di Idroformatura e di Formatura Superplastica ), ma ha costruito un Know How consolidato per l’applicazione a livello industriale di processi innovativi di stampaggio della lamiera a caldo, soprattutto quelli basati sull’uso di mezzi flessibili. La ricerca condotta dalla UR1, nell’ambito sia del Progetto Dimostratore che di ricerche finanziate tramite progetti o specifici contratti, è stata focalizzata, come previsto in fase di proposizione del progetto, su casi di interesse aereonautico ed automobilistico, ma è stata estesa poi anche al campo biomedico e quello dei serramenti al fine di rispondere a bandi di finanziamento (PRIN, PON) e a esigenze di aziende del territorio (MASTER SRL). In particolare, al fine di centrare l’obiettivo nel breve periodo, è stato investigato, mediante prove di trazione, di bulge, di blow forming e di formabilità (a temperatura ambiente e a caldo), il comportamento meccanico, deformativo e tribologico di leghe leggere; sono stati inoltre investigati i principali parametri influenti sui processi di HydroForming, Gas Forming, nonché condotte sperimentazioni utilizzando lamiere TWB e stampi con superfici opportunamente trattate. Anche l’obiettivo sul lungo periodo, mirato a sviluppare, affinare e rendere robusti i processi di formatura flessibile, si ritiene sia stato centrato: dimostrazione di ciò sono i numerosi progetti sopraggiunti finanziati sia aziende private che da enti (per es. CNR) e dal Ministero (MIUR e MISE) per mezzo dei quali è stato possibile, utilizzando le attrezzature con cui è stato allestito il nodo “Advanced Forming &Manufacturing”, sviluppare ed applicare i processi a livello industriale, fornendo le corrette metodologie ed i protocolli da adoperare; le attrezzature presenti nel laboratorio AF&M hanno quindi permesso il trasferimento tecnologico e l’implementazione di conoscenze esistenti prevalentemente in ambito accademico al tessuto industriale italiano (molto spesso extra-regionale).